Party girl

Party Girl è una riflessione sul processo di oggettivazione del corpo femminile e sulle dinamiche di potere spesso associate al mercato del sesso. A partire da posture e movimenti capaci di innescare il desiderio maschile nell’immaginario collettivo, le tre danzatrici costruiscono una danza minimale, un alfabeto stilizzato, rallentato, sospeso. La componente sensuale ed erotica viene completamente annullata da un corpo che mano a mano perde vita, si fa oggetto, manichino.
Il processo di oggettivazione è acuito da una voce fuori campo, che attraverso comandi impartiti alle danzatrici, modella in tempo reale la struttura della performance. L’apparente rapporto di dominio è di fatto una relazione molto più articolata, ambivalente, così come è ambivalente la relazione cliente-sexworker. “Non c’è un’unica fonte di potere nella prostituzione, questa può essere appropriata e mantenuta dal cliente o dalla prostituta”. La dialettica di assoggettamento e soggettivazione è sottile, mobile.
Lo sguardo delle danzatrici riporta ad una dimensione intima, alla dimensione di una performance one to one in cui il pubblico viene posto in uno stato voyeuristico. Lo sguardo della spogliarellista, della hooker, che solitamente si protende verso l’esterno per rivolgersi e arrestare il cliente con l’ambizione di un guadagno monetario, in Party Girl si connota di una sfumatura intimista ed apre le porte verso un mondo interiore, umano, che si contrappone all’apparente disumanizzazione che il corpo sta subendo.
In scena tre televisori: reperti abbandonati che trasmettono video di paesaggi, strade, night club, appartamenti privati, luoghi di frontiera in cui tutto ciò che non è ‘lecito’ può trovare spazio.

Regia e coreografia Francesco Marilungo

Con Alice Raffaelli, Roberta Racis, Barbara Novati

Luci e spazio Gianni Staropoli

Assistente alle luci Omar Scala

Video Gianmaria Borzillo, Francesco Marilungo

Costumi Efisio Marras

Produzione Körper

in coproduzione con Teatro delle Moire/Danae Festival, Festival MilanOltre

In collaborazione con Amat e Comune di Pesaro nell’ambito di “Residenze Marche Spettacolo”, promosso da Mibact, Regione Marche e Consorzio Marche Spettacolo;

Con il sostegno di Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’Arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale); Teatro Petrella di Longiano; Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – Capo Trave / Kilowatt Sansepolcro)

Con il contributo di Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le arti e la cultura / Compagnia Menhir e Comune di Ruvo di Puglia / Talos Festival;

Con il supporto di Did Studio / Nao Performing Festival, Anghiari Dance Hub

ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore coordinata da L’Arboreto – Teatro Dimora di Mondaino

Con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e Regione Campania

Spettacolo selezionato per la NID Platform 2021

Progetto vincitore del Premio Prospettiva Danza Teatro 2020

Progetto vincitore di Cross Award 2020