UN DISCRETO PROTAGONISTA

COMPAGNIA SIMONA BUCCI - 18 settembre ore 12:00

Un discreto protagonista è il racconto di un istante, l’istante del tempo che va fuori dai cardini, o prima ancora del tempo stesso, in cui equilibrio e simmetria si rompono per dare inizio al tempo.
Nessun bang, nessun rumore, solo una temporanea vibrazione dell’aria.
La simmetria si frantuma, e presenze sfocate si sovrappongono, si mescolano. Si tramutano e cambiano in una espansione costante.

Sono resti e frammenti sparsi, che in uno spazio fluido tentano di ricomporsi in forme dettate da rapporti geometrici, che generano relazioni sempre diverse.

A partire da un’esplorazione attraverso le recenti scoperte sulle origini dell’universo, ci siamo domandati come una nuova visione del mondo possa riplasmare il nostro modo di percepirci, relazionarci e raccontarci; e come il linguaggio della danza possa farsi interprete di mutazioni che regolano il delicatissimo equilibrio della nostra esistenza.

• Crediti ARTISTICI

di Alessandra Paoletti & Damiano Ottavio Bigi

con Damiano Ottavio Bigi & Lukasz Przytarski
sound engineer David Blouin
light designer
co-prodotto da
Compagnia Simona Bucci/Degli Istanti
il FUNARO/Pistoia

sostenuto da

2WORKS/DIMITRIS PAPAIOANNOU

Fabbrica Europa / PARC Performing Arts Research Centre – Firenze
LAUF GEHT’S / Ministerium für Kultur und Wissenschaft des Landes Nordrhein Westfalen
Teatro-Biblioteca Quarticciolo – Roma

Alessandra Paoletti e Damiano Ottavio Bigi iniziano la loro collaborazione con il progetto “Yuvaya Dönmek, Babam için - Back Home, to my father” per l’Istanbul Municipal Theater nel 2013. Da allora portano avanti un percorso sia pedagogico che creativo, incontrando persone provenienti da esperienze e realtà artistiche e culturali sempre diverse. Insieme hanno creato “Marion”, uno spettacolo all’interno del progetto “Il posto dei racconti” curato da Mimmo Cuticchio e basato su “L‟ Orlando Innamorato” di Matteo Maria Boiardo. Con la danzatrice Africa Manso Asensio “Jamón en alquiler”, spettacolo presentato al Festival di Laval "Le Chaînon Manquant" e al Festival di Biarritz ”Le Temps d ’ aimer ”.  Il nostro lavoro si pone al confine tra teatro, danza e arti visive, in una ricerca che parte dalla scoperta del mondo interiore e dell’universo fantastico di ognuno. Fondendo le nostre differenti competenze, indaghiamo di volta in volta gli elementi essenziali della creazione per poi trasformarli e mescolarli, creando nuove forme di rapporto e nuove prospettive sull’articolazione del corpo nello spazio e nel tempo.