Un discreto protagonista è il racconto di un istante, l’istante del tempo che va fuori dai cardini, o prima ancora del tempo stesso, in cui equilibrio e simmetria si rompono per dare inizio al tempo.
Nessun bang, nessun rumore, solo una temporanea vibrazione dell’aria.
La simmetria si frantuma, e presenze sfocate si sovrappongono, si mescolano. Si tramutano e cambiano in una espansione costante.
Sono resti e frammenti sparsi, che in uno spazio fluido tentano di ricomporsi in forme dettate da rapporti geometrici, che generano relazioni sempre diverse.
A partire da un’esplorazione attraverso le recenti scoperte sulle origini dell’universo, ci siamo domandati come una nuova visione del mondo possa riplasmare il nostro modo di percepirci, relazionarci e raccontarci; e come il linguaggio della danza possa farsi interprete di mutazioni che regolano il delicatissimo equilibrio della nostra esistenza.