Davanti allo sconvolgente mutare delle cose, la nostra specie ha sviluppato diverse strategie per contenere questa forte emozione. La tecnica è servita a domesticare una natura sospettosamente cangiante, sviscerandola fino a renderla in-reale. La magia, invece, ha proposto di armonizzare il nostro trauma con un altrettanto grande stupore verso un preteso ordine superiore. VENAS VELAS è la ricerca, estetica ed antropologica, di un passaggio segreto, un rifugio dimenticato e sepolto sotto le trincee de tempo. Un luogo dove quello stupore sia ancora vivo, e dove le forze cosmogoniche non siano state ancora assoggettate ai principi di misura e astrazione della Tecnica. Le vene (venas) e le vele (velas) sono delle immagini allegoriche per indicare la grammatica elementare della realtà: le linee e le superfici. Esse si confondono vicendevolmente. L’una lascia sempre il posto all’altra. Non come in una lotta di contrari, ma come se la realtà fosse costituita da diverse nature, ed ognuna di esse riconosca l’esistenza dell’altra. E la possibilità di un incontro, non misurabile, non dicibile, con l’Altro.
Autore
MARCHE TEATRO - Teatro di Rilevante Interesse Culturale - è un’istituzione di emanazione pubblica che opera nei settori dello spettacolo dal vivo con compiti di produzione, programmazione, promozione di residenze creative, Festival e gestione di spazi teatrali.
MARCHE TEATRO è riconosciuto come TRIC e come Rassegna di Danza dal Ministero della Cultura, è inoltre finanziato dalla Regione Marche e dal Comune di Ancona. L’Ente è diretto da Velia Papa.